Commento rilasciato da: George HAINAGIU
Commento:
15.09.2024. George - Percorrendo la strada Orlatului, ci si imbatte in un piccolo e affascinante insediamento montano, Sibiel, dove già dal momento in cui si scende dalla strada principale, si avverte un accenno di poesia pastorale e si percepisce l'anima calda della gente del posto. Ci incamminammo con fiducia e cercammo la pensione dove avremmo trascorso alcuni giorni indimenticabili. Il primo insediamento della località, con un cortile sul lato sinistro della strada principale, racchiuso in un muro specifico della gente della Transilvania, nasconde da occhi indiscreti la Pensione "Casa Elena". Prima impressione? Siamo impressionati dalla pulizia fuori dal cortile. Facciamo sentire la nostra presenza utilizzando il citofono che vigila incastonato nel pilastro del cancello. Il cancello di metallo comincia a scorrere lentamente, da sinistra a destra, silenziosamente, senza il minimo cigolio. Buon segno. Gente semplice che ha a cuore la tranquillità dei turisti che non vogliono disturbare con un cancello difettoso. Stiamo entrando. Saltiamo fuori dall'auto, scrolliamo di dosso le gambe intorpidite e... finché non vediamo i nostri ospiti e amici arrivati prima, fissiamo la bellezza del cortile interno. Verde e fiori, colori vivaci o pastello in un quadro naturale realizzato. La siepe, di un verde riposante, potata in maniera impeccabile. I fiori "gettati" nel "disordine" del giardino inglese ti deliziavano con il colore autunnale dei petali sorridenti. Le piccole piastrelle allineate si uniscono ad un prato che ti bagna di clorofilla e linfa appena falciata. Ci riprendiamo in fretta e intravediamo i padroni di casa che ci guardavano sorpresi... Noi... - Buona giornata e sono felice di averti ritrovato! - Ciao! Benvenuti da noi, speriamo che vi sentiate a casa. Siamo i vostri ospiti e speriamo di offrirvi un soggiorno da sogno. Io sono Elena, e il signore che sembra più riservato, Sorin, è il marito. Non lasciarti ingannare. È solo una maschera. - Piacere di conoscerti. Io sono... e lei è la mia dolce metà... Ci sentiamo già a casa. Sentivamo già il calore familiare che i nostri ospiti, senza particolare sforzo, riversavano su di noi. La signora Elena, piccola di statura, grassoccia e ben vestita, trasudava sicurezza, non abbassava mai la guardia e sembrava moltiplicarsi in tante signore Elena quante ce n'erano in cucina, nel salone dove venivano serviti i pasti o nella sala degli ospiti. camere da correggere un piccolo difetto. Il marito, Sig. Sorin, un personaggio speciale. Presente ovunque e in ogni cosa, determinato e con una parola immancabile, amava mescolarsi tra i turisti e con una buona volontà disarmante intervenire per risolvere piccole incomprensioni, "girare" in cucina e aiutare a preparare il piatti gustosi che ci sono stati serviti in pochi giorni. Perfetto padrone di casa, si è assicurato che tutto fosse perfettamente organizzato nel cortile della guesthouse e allo stesso tempo si è assicurato che non ci mancasse nulla che potesse garantire il nostro comfort. Tutto questo con il sorriso sulle labbra, risolvendo tutto ciò che poteva essere fatto ora, non più tardi o domani. Passava dalla cucina al cortile o dal cortile al soggiorno per servire il pasto, lasciando dietro di sé la saggezza delle parole lanciate con un sorriso sul volto: "Così è se ti sei sposato. Ascolta e fai quello che dice la moglie", parole che dimostravano il livello di comprensione raggiunto da questa benedetta famiglia. Sistemazione impeccabile. Le camere degli ospiti, come tutta la pensione, dotate di tutto il necessario per trascorrere un soggiorno speciale, pulite, igienizzate in modo esemplare. La sala da pranzo, sistemata e organizzata con rigore militare. La cucina prepara piatti della migliore qualità, che vengono serviti con l'arte e la delicatezza dei grandi ristoranti. Sono un tipo burbero, ma comunque... Tutto è stato perfetto. Nessun rimprovero, nessuna lamentela, nessuna carenza. PERFETTO! L'UOMO SANTIFICA IL LUOGO! Il tempo è passato troppo velocemente. Quando ci siamo salutati ho notato che la Sig. Elena, signora. Carmen, la tua amica, Mr. Sorin, non erano più solo i nostri ospiti, ma i NOSTRI AMICI. La foresteria “Casa Elena” diventa Casa della Madre............................
(Tradotto con Google Traduttore)
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